Bene restaurato

Intervento

La scultura è conservata nella cappella adiacente l’altare maggiore della Chiesa di S. Paolo, in Piazza della Libertà a Civitanova Alta, ma proveniente dall’altare della Chiesa di Sant’Agostino della stessa cittadina.
L’originaria collocazione, che ne prevedeva la sola visione frontale, spiega la modalità costruttiva dell’opera composta essenzialmente da due parti, la prima comprendente il corpo fino alle
ginocchia, poggiante sulla seconda, dalle ginocchia ai piedi, il tutto a sua volta formato da elementi imperniati, parti intagliate ed assi poste a formare la struttura principale o a sostegno sul retro.

Il restauro prevede in prima battuta una campagna di analisi strumentali, eventualmente anche con prelievo di campione, finalizzate all’approfondimento scientifico dello stato conservativo e della tecnica esecutiva, quindi la prima operazione consisterà nella rimozione sommaria dei depositi incoerenti. Ove necessario, si procederà poi al ristabilimento della coesione e dell’adesione tra supporto, strati preparatori e pellicola pittorica, con successiva stuccatura con gesso e colla animale delle lacune degli strati pittorici, delle fessurazioni e dei fori mediante applicazione a spatola e successiva rasatura con bisturi e carte abrasive. Si completerà con verniciatura intermedia a pennello e ricostituzione del tessuto cromatico originale, con tecniche riconoscibili o mimetiche.

 

La storia

Di proprietà del Comune di Civitanova Marche, la maestosa scultura (oltre due metri di altezza) è risalente al Trecento. Ne è autore uno dei maggiori intagliatori di quel secolo nelle Marche: il Maestro dei Magi di Fabriano.

Il santo, seduto, si presenta nell’iconografia più consueta: calvo, con lunga barba bianca, tunica scura, nella mano sinistra il pastorale (sostituito in epoca successiva), la mano destra
invece sollevata nel gesto della benedizione. Le inconsuete dimensioni monumentali spiegano una certa semplificazione delle forme, che tuttavia non deve far credere di trovarsi di fronte a un lavoro di modesta qualità. I panneggi sono infatti squadrati in poche ma ben architettate pieghe, mentre il volto assume forme geometriche di potente evidenza.

Collocata originariamente all’interno della chiesa San Agostino a Civitanova Alta, è stata successivamente trasferita nella cappella di San Marone, all’interno della Chiesa di San Paolo , sempre a Civitanova Alta.

Allo stato attuale, la statua è completamente coperta da depositi coerenti ed incoerenti e da strati di ridipinture, anche di notevole spessore. La struttura lignea evidenzia diffusi segni di attaco xilofago pregresso ed attivo. Le tre dita della mano benedicente sono molto tarlate, fratturate e mal riadese mediante chiodi metallici. La struttura portante della statua è gravemente danneggiata ed instabile.


Localizzazione del bene

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