La pittura ad olio su tela raffigurante Bacco ebro misura cm. 60×40, realizzata da autore fino ad oggi ignoto è databile primi anni del sec. XVII. La pittura con il tempo ha perso la sua brillantezza e interventi precedenti hanno deteriorato le mani del Bacco e parte del viso. E’ necessario liberare il quadro dalla cornice che pur essendo settecentesca non è la sua originale. Anche il telaio va restaurato prima di stenderci nuovamente la tela dopo che è stata riportata al suo splendore la pellicola pittorica, rimossi i vecchi interventi e le manomissioni.
I lavori saranno eseguiti da personale specializzato sotto l’egida della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio delle Marche.
L’opera rappresenta Bacco, dio del vino e dell’ebbrezza secondo l’iconografia tradizionale: un giovane uomo, ebro, nudo, con una corona di foglie di vite, in mano il tirso e una coppa di vino, il volto paffuto e colorito simboleggia la salute e l’abbondanza. Non si conosce la provenienza del dipinto che si può datare XVIII secolo, né l’autore. Ritrovata presso la Delegazione comunale di Civitanova Alta, vista la buona fattura si vuole procedere al restauro dell’olio su tela che possa liberare il dipinto dagli interventi maldestri che si notano soprattutto sulla mano che tiene il tirso e parte del viso di Bacco.